Progetto turismo delle origini

L’associazione Cedise (Centro Europeo Diffusione Informazione Sardegna Estero), in collaborazione con gli operatori turistici della cooperativa Eugo! Sardegna, ha avviato un progetto che offre la possibilità di viaggiare alla scoperta delle proprie radici sarde. Il progetto è rivolto a coloro che sono interessati ad approfondire la propria storia familiare e conoscere il territorio e il patrimonio culturale legato alla storia dei propri antenati.

Questo nuovo modo di fare turismo, chiamato anche “turismo delle radici” o “genealogico” o “delle origini”, consente di coniugare il piacere di viaggiare con la curiosità e il desiderio di ricostruire le vicende dei propri familiari, in questo caso originari della Sardegna.

Il turismo delle radici consente di vivere un’esperienza che va oltre l’essere semplici turisti e permette di diventare parte di un territorio, creando o rinsaldando il legame con la terra di origine. È un’esperienza che non è rivolta solo al passato, ma dà la possibilità di aprire una finestra nel presente con l’eventuale ricerca di parenti lontani con i quali si vuole stabilire un contatto. Il percorso tra storia personale, familiare e del territorio costituisce una valida occasione per valorizzare i piccoli centri della Sardegna altrimenti poco conosciuti, per contribuire allo sviluppo economico di alcuni territori, ma soprattutto per rinsaldare il legame tra i sardi residenti nell’isola e i loro conterranei sparsi per il mondo.

Chiunque fosse interessato all’iniziativa può contattare il CEDISE al seguente indirizzo di posta elettronica: ass.cedise@gmail.com

Le tariffe per tutte queste attività sono quelle ufficialmente previste per le singole azioni, più il rimborso delle spese vive.


La Sardegna nel corso della sua storia ha conosciuto diverse fasi migratorie in uscita, dalle esigue partenze degli inizi del Novecento, passando dall’esodo di massa degli anni 1950-70 che ha contribuito ad acuire il problema dello spopolamento interno con conseguenze che ancora sussistono, per arrivare ai giorni nostri in cui il fenomeno migratorio continua anche se con caratteristiche e dinamiche differenti rispetto al passato. Si usa dire che nell’Isola sia estremamente difficile trovare una famiglia che non sia stata coinvolta dal fenomeno dell’emigrazione. Nella seconda metà dello scorso secolo, periodo in cui l’esodo è stato più consistente, la gran parte dei flussi dalla Sardegna hanno avuto come mete principali le zone industriali del Nord Italia, l’Europa (Germania, Francia, Belgio, Olanda, Svizzera) e alcuni Paesi oltreoceano (Argentina, Australia, Brasile, Perù, Venezuela).

Molti hanno fatto rientro, alcuni sono riusciti a comprare una proprietà dove poter vivere una volta concluso il ciclo lavorativo e ottenuta la pensione, molti altri tornano a trovare i familiari rimasti nell’isola, alcuni spesso, altri saltuariamente, altri ancora non hanno mai avuto la possibilità di rivedere la Sardegna. Chi lascia la propria terra rivive i propri ricordi attraverso racconti carichi di nostalgia: la vita nel piccolo paese, le strade percorse, i luoghi dei giochi d’infanzia o di lavoro e spesso, quegli stessi eventi e luoghi descritti con particolari così minuziosi sono rimasti vivi nell’immaginario di chi li ha ascoltati.

Il viaggio alla scoperta delle proprie radici è per gli emigrati un’occasione per rivedere il loro paese d’origine e per rivivere i momenti passati. Per le seconde o terze generazioni rappresenta un viaggio interiore alla scoperta della storia familiare e, a volte, il concretarsi del sogno mai realizzato del rientro in Sardegna di genitori o nonni. Il viaggio verso la ricostruzione del proprio passato ha inizio con la ricerca archivistica per il reperimento e la raccolta di tutte le informazioni utili alla ricostruzione della storia familiare in Sardegna e a un maggiore approfondimento della conoscenza dei luoghi e del territorio di provenienza dei propri antenati. In via generale si parte da alcuni dati iniziali, come il cognome dell’antenato nato o vissuto in Sardegna, l’anno di nascita, luogo in cui è partito, per poi avviare l’indagine nei diversi archivi (di stato, comunali o ecclesiastici). Il livello di approfondimento varia a seconda delle esigenze del richiedente e delle informazioni di cui già dispone.

Una volta terminata la consultazione dei documenti viene stilata una relazione conclusiva con le informazioni raccolte, l’eventuale materiale fotografico, i documenti reperiti e le mappe dei luoghi maggiormente coinvolti nella storia familiare. Per il conseguimento di tali obiettivi l’associazione si avvale di collaboratori affidabili ed esperti nella ricerca storica e archivistica che saranno disponibili anche nell’indirizzare nelle indagini coloro che, invece, intendono affrontare le ricerche genealogiche in maniera autonoma.

La fase successiva, che riguarda il viaggio vero proprio, è realizzata in collaborazione con operatori del settore turistico e prevede l’elaborazione di itinerari personalizzati sulla base delle esigenze del singolo richiedente o di piccoli gruppi familiari. Il supporto di operatori del settore turistico garantisce professionalità e affidabilità dei tour proposti, nei quali è prevista la presenza di guide turistiche specializzate e interpreti. L’itinerario creato per conoscere in maniera più approfondita il territorio e i luoghi legati alla storia familiare, come la casa degli antenati o l’individuazione e la visita di altri luoghi ritenuti di particolare importanza sulla base dei racconti familiari, potrà comprendere anche i siti di maggiore attrazione turistica regionale.

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